Sulla sommità della Salita della Rosina, come da desiderio di donna Rosina, il nipote Gaetano Lunardon ha fatto erigere un tempietto dedicato alla Madonna del Ciclista, come espressione della fede e della religiosità della contrada e dei sempre più numerosi sportivi e non di passaggio.
Il progetto è dell’architetto Paolo Brentel di Vigonza, che ha individuato nell’area sud antistante il ristorante l’area più adatta, ideando un edificio contemporaneo inserito magistralmente nel paesaggio circostante.
L’asse che genera tutta la geometria planimetrica punta direttamente alla Piazza degli Scacchi in centro Marostica – città matrice; i setti murari si aprono in modo “concavo” verso valle, generando idealmente verso il cielo un’ellisse che si innalza fino 200 metri.
Il progetto della Chiesetta della Madonna del Ciclista è stato premiato a livello internazionale nel 2008 come una delle prime cento opere di architettura contemporanea nel biennio 2007-2008.
Al suo interno è custodita la Madonna del Ciclista, opera in refrattario maiolicato dell’artista marosticense e maestro ceramista Gigi Carron. Sono presenti ulteriori opere d’arte come il Cristo in terracotta dello scultore Gianni Bertacco di Marostica, l’altare in marmo Biancone di Asiago opera dell’artista Gabriele Todesco di Solagna, le quattro patere con gli Evangelisti sulla poltrona cerimoniale opera di Gianni Tosin e la croce in ferro in facciata di Roberto Lanaro. Il pavimento è un disegno molto sofisticato dell’architetto Brentel che realizza attraverso la figura del Salinon di Archimede un a serie di cerchi consecutivi, una figura stilizzata e dinamica di pignoni di biciclette in movimento. L’opera, con elementi marmorei anche grandi fino pochi centimetri, lavorati sul posto, è stata realizzata da Gianfranco Campagnolo di Marostica.
Nel 2015, su progetto degli architetti Paolo Brentel e Ricardo Lunardon, e realizzazione di Gabriele Todesco, è stato realizzato il “Monumento commemorativo ad Alfredo Martini”, indimenticato mito del ciclismo e storico ct della Nazionale, da tutti riconosciuto come il più grande esperto che il ciclismo sia eroico che moderno abbia conosciuto. Il monumento in marmo Rosso Magnabosco è stato posizionato nel sagrato antistante il luogo di culto, realizzando un “portale” ideale, che da accesso al recinto sacro. L'opera è stata inaugurata il 24 Maggio 2015, in concomitanza con la 15° tappa del Giro d'Italia Marostica - Madonna di Campiglio, in cui erano presenti le figlie di Martini e moltissimi altri campioni della bicicletta.